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Dal museo al cassonetto.

PICCOLA PREMESSA:

Si, signori... lo so! Era molto tempo che non ritornavo qui per scrivere un articolo su questo blog, ma purtroppo tra il lavoro, il covid ed i lockdown non è un momento facile.

Non è un momento facile più che altro perchè lo stato d'animo non è dei migliori e mi riesce veramente a fatica  trovare lo spunto, la scossa ideale per scrivere.

Ma speriamo sia questo un buon punto di RIpartenza.

Dal museo al CASSONETTO

Il titolo di questo articolo non vuole essere assolutamente clickbait, ma esprimere esattamente subito quello che vi sto per raccontare.

L'oggetto sul quale ci focalizzeremo è un semplice report composto da due pagine ed alcune fotografie, raffiguranti le operazioni per la realizzazione del ponte temporaneo sul fiume Po (quello originario fu pesantemente danneggiato dai bombardamenti alleati) "Bailey Pontoon Bridge" nell'Aprile del 1945 fra i paesi della bassa mantovana Revere ed Ostiglia. 

Un museo IN LIQUIDAZIONE

Tutto nacque da un contatto che trovai online parecchi mesi fa, nel quale un signore  abitante nel Fishkill (un comune nello Stato di New York) mise in vendita parecchi fascicoli cartacei di origine militare, i cosiddetti "paperworks" o fogli di lavoro, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. 

Uno di questi mi attrasse in particolar modo: "1338th Engrs - Po River Crossing".

Era ovvio che questo documento potesse contenere informazioni non tanto importanti ma quanto rare da trovare ancora oggi in un tale formato originale dell'epoca inerenti alle ultime operazioni militari dell'Aprile 1945 nella Po Valley.

Così decidetti di acquisirlo.

Ma una domanda sorge spontanea: "come possibile aver trovato ancora oggi un documento simile?" 

Questa fu la stessa domanda che io feci direttamente a questo signore.

Costui mi rispose che acquisì questi documenti assieme ad altri molti anni fa, esattamente nel 2017.

In quell'anno nel paese di Danbury nel Connecticut fu chiuso e liquidato un  famoso museo militare che prendeva il nome di "UsMilitaryMuseum".

Il fondatore di questo museo fu John Valluzzo, morto nel 2013 ucciso dalla polizia in circostanze ancora non del tutto chiare.

 

Il museo dopo questo duro colpo riuscì a rimanere attivo fino al 2017, quando la commissione decise purtroppo per la sua chiusura dopo ben 22 anni di attività.

Le informazioni sul museo sono ancora ben presenti in rete sul sito (ad esempio) di TripAdvisor in cui si possono vedere molte foto scattate dai visitatori, nelle quali si può capire molto bene l'organizzazione e l'esposizione degli oggetti all’interno del museo, che comprendevano anche alcuni mezzi militari.

 

Alla sua chiusura tutto il materiale fu trasferito in un altro museo, a Long Island a NewYork.

Non solo il materiale da collezione, ma anche il mobilio e tutto quello che c'era di asportabile dalla vecchia sede.

A tutto il materiale che non fu trovata una sistemazione venne venduto e la restante parte (quella apparentemente meno interessante) fu smaltita.

Il venditore fu proprio lui ad essere l'incaricato allo smaltimento di tutte queste cose ed in mezzo a mobili rotti e vetri in frantumi salvò una cassa "footlocker" anch’essa destinata alla discarica.

La cassa era un baglio utilizzato dai soldati americani durante la Seconda Guerra per posare al suo interno i propri effetti personali e vestiari dati in dotazione.

Questa cassa fu portata a casa e al suo interno fu ritrovato il documento che vi mostro.

Per puro caso si salvò dalla sua distruzione.

il documento

Il fascicolo, presenta due pagine e una serie di sette fotografie.

 

Queste due pagine descrivono tutta la preparazione ed il lavoro che ha dovuto seguire il 169th Engineer Combat Battalion inquadrato all'interno del 1338th Engineer Combat Group.

Qui a lato possiamo vedere il pin simbolo del 169th, con il simbolo di Firenze ed il motto "Mind and Hand".

Nello scritto a macchina viene descritto in un breve riassunto i loro spostamenti e preparazioni a partire dal 15 febbraio 1945, il tutto per essere pronti e pienamente operativi per la costruzione del ponte di passaggio sul Fiume Po, il quale si rivelò un vero successo di lavoro.

Le fotografie

n.1 "mine barriers before launching"


n.2 "anchor made of bailey panel and channel iron flukes"


n.3 "mine barriers in place"


n.4 "type b intermediate pier just after the junction links have touched down"


n.5 "the fixed landing bay just after touching down on end floating bay"



n.7 "complete bridge"

Concludo con queste meravigliose foto questo articolo di blog.

Anche questa volta la fortuna ha voluto che questi documenti ad un passo dalla loro perdita venissero recuperati e ancora oggi conservati ed ora a disposizione di tutti. 

Per non dimenticare.

 

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Commenti: 1
  • #1

    MAURIZIO (sabato, 14 novembre 2020 14:32)

    direi un ottimo recupero complimenti , nella vita bisogna trovarsi al posto giusto nel momento giusto e credo che sia il tuo caso