LA prima volta che mi fermai in questo luogo era estate ed era il 29/07/2017.
Il cimitero si trova esattamente al Passo della Futa fra le province di Bologna e Firenze ad un altitudine di 950 metri, collocato nel comune di Firenzuola (Fi).
Copre un area molto vasta di 12 ettari in cui il cimitero sembra accompagnare totalmente il territorio circostante seguendo il suo andamento collinare.
Al suo interno vi trovano posto più di 30500 soldati tedeschi deceduti durante l'intera Campagna D'Italia, il che lo fa spiccare come il più grande cimitero tedesco in Italia, gestito direttamente dall'ente privato "Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge" o in inglese "German War Graves Commission".
A differenza del cimitero Americano dei Falciani, qui troviamo un aspetto totalmente più rude e forte, dove il momento di riflessione viene alla mente con ancora più facilità.
Il territorio e gli scorci attorno non possono che contornare il tutto.
Un luogo da visitare con rispetto e consapevolezza con l'unico pensiero nella mente che simili tragedie non devono mai più ripetersi. L'idea di pace che si respira è proprio lo scopo esatto di questo posto, che deve essere un monito per tutte le generazioni future.
Qui le tombe si perdono a vista d'occhio e trovarsele di fonte a se e non scritte su di un libro hanno tutto un altro significato.
Le ultime foto qui sotto sono del 25/03/2018, dove il cimitero era accompagnato da una leggera spruzzata di neve che si stava sciogliendo, aprendo le porte alla primavera.
Oggi 02/05/2015 sono voluto andare a visitare sia per interesse che per ricerche il cimitero Americano di Firenze in località Tavernuzze il "Florence American Cemetery and Memorial".
Il cimitero (nato nel 1960) sorge su ben 28 ettari di terreno mantenuti in maniera impeccabile con perfezione e cura e sono presenti in tutto 4402 soldati più altrettanti 1409 "dispersi in azione" ricordati nel "Wall of Missing".
Nella parte più alta del camposanto è presente un memoriale con l'illustrazione delle operazioni americane e alleate nel 1944-1945.
Inutile dire che entrare in questo luogo si entra in un momento di profonda riflessione dimenticando per tutta la visita tutto il resto, ed è difficile voltare le spalle senza dire dentro di se un "Grazie" a tutti questi uomini caduti lontani dalla loro terra e mai più tornati, per la nostra libertà.
Di seguito alcune foto.