Siamo spesso abituati a vedere numerosissimi "luttini" o "santini" vintage, i quali venivano stampati per la morte di una persona.
Molti di questi (restando in ambito ww2) sono per i soldati Italiani oppure tedeschi.
Proprio quest'ultimo esercito era il solo che forniva come servizio ai propri caduti la realizzazione del luttino funebre, ed ecco perchè se ne trovano ad oggi ancora così tanti.
Per l'esercito americano è una cosa assai più rara: in tutti questi anni di collezionismo non mi era ancora capitato di vederne e questo che ho qui è il primo che trovo.
Non posso avere la sicurezza di dove sia stato realmente stampato, ma il suo ritrovamento è in Italia.
Il luttino in questione appartiene al Private First Class ANGELO P. LANERI un italo-americano classe 1922 e arruolatosi nell'esercito il 2 novembre 1942, deceduto a soli 22 anni.
Costui è stato ucciso in azione in Italia il 27 maggio 1944 durante la campagna Roma-Arno con molta probabilità durante le fasi dell'avanzata verso la Capitale.
Leneri faceva parte della 3rd Infantry Division inquadrato nel 15th Infantry Regiment che stando al libro "Third Infantry Division At The Battle Of Anzio-Nettuno" nel giorno 27 Maggio stava conquistando il paese di Artena.
Il santino riporta parte della sua fotografia al suo interno, che chissà per quale ragione è stata in parte strappata.
Non ci sono molte fonti online su questo povero soldato americano, ma da oggi almeno in parte grazie a questo sito si saprà qualche dettaglio in più per chi lo dovesse cercare.
Un altro piccolo oggetto dell'artigianalità Italiana che ha realizzato questo simpatico braccialetto souvenir, che venivano come di consueto venduti ai soldati alleati impegnati nella Campagna D'Italia.
A differenza degli altri (già caricati sul sito) questo presenta delle bellissime incisioni molto più dettagliate, inoltre a portare con se numerose città italiane come Cassino, Roma, Firenze, Pisa, Napoli e la Sicilia.
Al centro è sempre presente il classico logo del Vesuvio fumante e del golfo di Napoli (dove venivano realizzati) con l'aggiunta romantica di un'icona a cuore trafitto dalla freccia.
Nel retro del bracciale troviamo altre incisioni a riferimento dell'Italia e Germania, con un richiamo anche alla città algerina di Orano.
Dalla tipologia d'incisione di queste ultime tre località credo possano essere state aggiunte in seguito a completamento del souvenir.
Un ricordo che rivive ancora oggi a 70 anni di distanza.
Era pratica molto diffusa già all'epoca per i soldati arruolati indossare anelli come quello che vediamo qui sotto.
Non erano di grande valore, anzi spesso erano realizzati con materiali anche scadenti, ma di alto valore nazionale.
Difatti vi erano due tipologie principali di anelli:
-quelli che portavano l'insignia del reparto (un po come un collar disk, tanto per capirci) ;
-quelli con disegni e motti patriottici americani ;
Ed è proprio questo quello che vi presento.
L'anello in questione si presenta molto usurato, quindi senza ombra di dubbio è stato a lungo utilizzato.
Le scritte sono quasi sparite ma dal fine rilievo che rimane si intuisce molto bene che la scritta sul frontale era il motto nazionale americano "E Pluribus Unum " con al centro l'aquila, riportata (anche se più stilizzata) ai lati dell'anello.
Internamente invece troviamo due marchi.
Uno è la scritta "sterling" che ci indica la lega di cui è realizzato e l'altro è il punzone del fabbricante "J.O Brien & Company" produttrice anche di numerosi distintivi dell'esercito ed aviazione nella Seconda Guerra.
Usato si, ma sicuramente con il suo fascino che solo l'utilizzo può lasciare su questi oggetti.
Si esattamente ... una gavetta d'amore!
Quella che vediamo qui in foto è solo la parte superiore di una gavetta americana in acciaio inox (denominata "Can, Meat, Stainless steel") in particolare questo è il coperchio sopra al quale veniva ripiegato il manico del contenitore della parte inferiore . Simpaticamente il proprietario ha voluto incidervi una dedica alla sua amata (forse italiana?!) punzonando con qualche arnese o anche con un attrezzo in dotazione al soldato, le scritte che vediamo.
Bellissimo esempio di personalizzazione manuale del materiale in dotazione.
Proveniente dalla Romagna.
Ennesimo bracciale souvenir dedicato alla Campagna D'Italia per gli alleati.
E' interessante notare quanti ne furono realizzati, tutti tra loro diversi, a significare la fattura artigianale dell'oggetto stesso.
Quasi certamente realizzato a Napoli nel 1944, la cui città compare al centro con maggiore visibilità rispetto alle altre: Caserta, Africa, Roma, Anzio, Cassino.
Purtroppo il bracciale non è completo in quanto manca una mostrina nella parte sinistra, che secondo il mio parere, poteva essere "Sicily".
Realizzato in alluminio molto leggero.
Pezzo proveniente dagli States.
Bellissimo bracciale in oro 12k.
Sul fronte è riportato il nome del soldato (Cobban) e sul retro il numero di matricola (32904125), mancante dei gancini di chiusura.
Con un po di fortuna ho trovato qualche notizia interessante di questo Sergente americano che vi riporto qui sotto, sapendo anche che ora riposa nel cimitero di Long Island National Cemetery.
Bracciale, ceduto ai soldati statunitensi dalla popolazione Italiana durante la campagna D' Italia, di fattura artigianale.
Questo tipo di oggetti ricordo della Campagna d'Italia ( quali anelli, bracciali, ciondoli, ecc... ) erano molto diffusi tra i soldati americani tanto che molti sono stati ritrovati lungo la
linea Gotica e nei luoghi dove si sono svolte le più dure battaglie.
Questo modello ha Incise le principali città divenute famose nell'operazione, datato e con disegnato il Vesuvio fumante, infatti l 'anno 1944 è ricordato anche per l'ultima eruzione del vulcano proprio durante la liberazione alleata.
Molto carino e scomodo da portare.
Furono prodotti molti modelli simili a questo in foto.
Ecco un' altro oggetto personale facente parte di quella miriade di oggetti venduti da parte della popolazione Italiana durante la Seconda Guerra.
Ed eccoci qui, allora con un altro bracciale.
Souvenir di Firenze, in argento datato 1944.
Nelle foto se osservate bene si può ancora intravedere l' originale colore rosso della scritta.
Proveniente dagli States.
Ecco un altro oggetto personale facente parte di quella miriade di oggetti venduti da parte della popolazione Italiana durante la Seconda Guerra.
Come abbiamo visto con il bracciale, anche questo anello è un segno tangibile della campagna D' Italia Statunitense.
Le uniche scritte che troviamo sono "Naples" e la data 1944.
Si presenta in perfette condizioni leggermente consumato ai bordi, questo proviene dagli Stati Uniti.
Piccolo diario tascabile riservato alle forze militari, sicuramente venduto presso i PX dell'epoca.
Nelle prime due pagine troviamo una raccolta dei vari corpi e gradi dell'Esercito, mentre nelle ultime due quelle della Marina.
Presenta la data 1941 del copyright e sicuramente è stato usato da un soldato, anche se non sono presenti molte pagine scritte ma soltanto alcune di esse.
Interessante anche le piccole guide stampate, come quella del primo soccorso.
Ogni pagina del diario presenta frasi memorabili di scrittori, poeti inglesi, francesi ecc.. e dei vari presidenti degli Stati Uniti.
Davvero molto particolare, anche per il suo genere di realizzazione e ricchezza di contenuti.
Questo è il terzo ritratto di un soldato americano che posto qui sul sito, ma questa volta oltre al disegno abbiamo qualcosa in più.
Dico così, perchè la signora che me lo ha ceduto mi ha riferito che quello nel disegno era suo padre nel 1944 durante la Campagna D'Italia.
Diversamente dagli altri ritratti, qui troviamo un po di colore che rende più viva e ed elaborata la raffigurazione.
Non sappiamo esattamente in che divisione fosse arruolato, (dai gradi possiamo però sapere che era un caporale) poiché come mi riferì la Signora Cindy, suo padre non amava parlare della guerra che aveva vissuto e fu per lui una parte della sua vita che lo cambiò radicalmente e che se avrebbe potuto, l'avrebbe voluta dimenticare al più presto.
Parole che certamente colpiscono e che ci possono far capire come la guerra in se possa colpire la mente, sentimenti di un uomo.
Ma all'arrivo del disegno al suo interno trovai qualcosa di più del disegno stesso:
Cindy mi aveva voluto regalare due foto di suo padre, spiegandomi che era entusiasta che il materiale potesse venire in qualche modo tenuto vivo attraverso un "museo virtuale".
Nella parte bassa il disegno riporta la scritta dell'artista e la data 1944.
Un grazie e un abbraccio a Cindy per la sua gentilezza e disponibilità.
A quanto pare i soldati americani avevano un debole per i ritratti!
Così eccoci qui con questa raffigurazione di un soldato usa di stanza in Italia, anche se purtroppo non è indicata la zona esatta.
Questa tipologia di souvenir non deve stupire, anzi ebbero una diffusione quasi al pari dei braccialetti, anelli ecc... ma purtroppo meno durevoli nel tempo per arrivare ai giorni nostri.
In molte città d'Italia a fine guerra furono molti i disegnatori- pittori (a volte anche di buona fama) che per sbarcare il lunario eseguivano questo tipo di opere per strada ai G.I.
Questo in foto è datato 1945, proviene dagli States, essenziale e pulito ma molto bello ed espressivo.
Un pezzo di storia sicuramente unico nel suo genere e particolare.
Si tratta infatti di una caricatura fatta su di un foglio delle misure di un A4 con matita di un soldato americano durante la Campagna D'Italia da parte di un disegnatore italiano presumo di strada, in cambio di alcuni spiccioli.
Assieme al disegno ho ricevuto anche il certificato di idoneità che vedete in foto dello stesso soldato.
Il disegno è datato 15 settembre 1944 e riporta una simpatica scritta a lato sinistro che dice: "come mi vedono gli Italiani."
Proveniente dagli States.
Questo posacenere, rappresenta uno dei tanti souvenir venduti ai soldati Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale in Italia.
Spesso venivano fatti da artigiani che guadagnavano così in tempi duri qualche soldo.
Spesso ciò che creavano era molto di più di un semplice ricordo, infatti presentavano come questo oggetto lavorazioni molto interessanti e belle.
Il materiale utilizzato qui, sembra essere marmo rosso, inciso con le città Siciliane datato 1944 e un disegno di un tipico carretto siciliano.
Questo oggetto proviene dagli Stati Uniti portato a casa direttamente da un veterano e dopo 70 anni ritornato nuovamente qui.
In qualche modo anche questi sono veri pezzi di storia D'Italia.
L'oggetto che vediamo qui sotto, non è altro che un posacenere, realizzato quasi certamente da un soldato, utilizzando come base il fondello di un proiettile d'artiglieria (che purtroppo non sono riuscito ad identificare!) con al centro una cartuccia calibro 50.
Particolare, la punzonatura sulla corona di forzamento che riporta la data "1943" e il nome "Sichel G."
Anche il colletto del bossolo 50 BMG risulta lavorato con una sorta di decoro.
Quest'ultimo è datato anch'esso 1943 prodotto dalla "Twin Cities Ordnance Plant - Minneapolis, Minnesota" .
I due pezzi sono legati assieme tramite una vite, filettata all'interno dell'innesco del bossolo che è stato forato.
Molto bello e particolare, considerando che solitamente era più facile usare fondelli di bossoli da cannone che di ogive!
Ritrovato ad un mercatino delle pulci in Italia.
Non sono riuscito con certezza a risalire al soldato che può averlo realizzato, ma cercando sul NARA mi appare un solo soldato con questo nome, ma ad ogni modo non si più avere la sicurezza che sia il proprietario, anche perché come vedete dal record risulta essersi arruolato nell'Aprile 1944.
Questo foglietto garantiva la cosiddetta "libera uscita ", in particolare la versione qui presente dava la possibilità al soldato di avere un permesso temporaneo per massimo due giorni.
Notare sul retro, le regole comportamentali che il soldato doveva rispettare e sottoscrivere. al momento del rilascio.
Sul NARA sono riuscito a trovare maggiori dettagli che vi metto direttamente dopo le foto.
Purtroppo sotto la firma non riesco a capire, poiché poco chiaro in quale corpo o divisione prestasse servizio.