Era una domenica pomeriggio di inizio Gennaio 2016, quando notai in vendita in più aste lotti di materiale appartenuti ad un soldato americano stanziato in Italia dal 1943-1945 alla quale mancavano ormai poche ore alla fine e con non poche difficoltà riuscì nello scopo di aggiudicarmele e di riunire il tutto, senza che nulla potesse venire smembrato.
Qualche settimana dopo mi arrivò il pacco e quello che scoprii di quel gruppo fu davvero interessante, più di quello che mi potessi aspettare, ma vediamo di poter riassumere un po tutto quello che ho potuto scoprire su questo soldato.
Nello specifico il materiale che ho ritrovato apparteneva ad militare americano
un Technician 5th impiegato nel 34th Postal Regul Section (5th Army) dal nome di Charles Richard Mosey.
Ma chi era Richard?
Charles Richard Mosey nacque nel 1906 a Mansfield, Ohio, Stati Uniti D'america.
I suoi genitori erano Charles Sylvester Mosey e Mabel Herr Mosey.
Era il più vecchio di 5 figli e fu anche l'ultimo a rimanere in vita il più a lungo.
I suoi fratelli erano Robert Mosey, Dorothy Mosey, Margaret Mary Mosey e John Mosey.
Prima della guerra si laureò al Wittenberg College in Ohio e si sposò il 4 agosto del 1932 all'età di 25 anni con Joyce Wilson Mosey.
Richard si arruolò nell'esercito a giugno del 1943, dopo i corsi di addestramento, fu assegnato inizialmente al 48th Engineer Combat Battalion e il 19 agosto del 1943 salpò dal New York Port of Embarkation con destinazione per lui sconosciuta, ma verso l'Europa.
Arrivò il 2 Settembre 1943 ad Oran in Algeria e da qui ripartii il 3 ottobre del '43 sulla nave Durban Castle dal porto di Oran.
Il 10 ottobre 1943 Richard arrivò in Italia a Napoli, sbarcando a Pozzuoli.
Da qui avrà inizio la sua Campagna D'italia dove seguirà tutto lo spostamento degli alleati da Roma a svariati paesi della Toscana, Emilia, Lombardia, Venezia al Brennero fino al Berghof dell'Obersalzberg delle Alpi Salisburghesi.
Il 19 Marzo del 1944 mentre si trovava a Mignano Monte Lungo (Caserta) fu trasferito al 1108th Engineer Combat Group.
La mansione principale di Richard era inizialmente il "mail clerk" ovvero impiegato postale all'interno dell'esercito (lo fu per 7 mesi), ma più avanti prestò servizio per un certo periodo come assistente del Cappellano militare (2 mesi) e anche come "clerk-typist" (impiegato dattilografo) impiego nel quale rimase per ben 17 mesi.
Proprio durante questo incarico, Richard svolse funzioni di esplicazione nella preparazione dei rapporti giornalieri assieme al primo sergente, alla compilazione e mantenimento dei registri di servizio, come dei malati o feriti e tutto il lavoro amministrativo.
Dattilografò a macchina da scrivere tutte le direttive, circolari, gli ordini speciali e generali e di corte marziale a lui assegnati, occupandosi inoltre anche delle piccole spedizioni giornaliere di pacchi, denaro ecc..
Svolse quindi attività formalmente lontane dal combattimento in zone già liberate, ma non per questo meno importanti.
Anzi, il lavoro di Richard risultava essere un tassello nell'insieme dell'organizzazione militare di grande responsabilità, poiché tramite queste attività si poteva coordinare tutto il lavoro da svolgere in seguito.
Da un'altra parte fu nel suo piccolo un privilegiato, grazie anche alla sua istruzione.
Questo gli permise di godere di qualche tempo libero in più, dove ebbe tempo per osservare meglio i posti, i paesi, le popolazione in cui sostava ma allo stesso tempo rendersi sempre più consapevole di quanta distruzione stesse lasciando come una scia dietro di sé questa guerra in Italia.
Qui sotto i documenti al momento del suo congedo il 14 novembre del 1945
Una fedele compagna di Richard fu senza dubbio la sua macchina fotografica ed è proprio grazie ad essa se ancora oggi possiamo godere di una serie di scatti dove il tempo sembra essersi fermato.
Come abbiamo già detto Richard era una persona colta con grande dedizione al lavoro, tranquilla e riflessiva, ordinata che teneva molto alle sue cose personali.
Nel materiale vi ho trovato il suo portafoglio dove è contenuta la sua patente di guida militare, la sua tessera di membro della 5th Army firmata di pugno dal Tenente Generale Mark Wayne Clark e una serie di foglietti con annotati tutti gli scatti delle sue foto in Italia e non, con le datazioni e un biglietto di quando visitò la cupola di San Pietro nel Vaticano durante la sua permanenza a Roma.
Tutti questi particolari ci trasmettono un uomo che nel suo modo di agire, ha voluto fermamente che questa esperienza della sua vita che stava vivendo non venisse dimenticata, attraverso questi ricordi, in primo luogo da lui stesso e secondo anche da chi in futuro doveva prendersene cura.
Difatti tutti i suoi averi che ho ricevuto sono stati conservati con una diligenza straordinaria, ordinati, puliti e assolutamente non sciupati.
Sempre assieme al suo portafoglio vi è un piccolo porta foto, con all'interno due scatti della moglie Joyce.
Come vi ho già potuto anticipare il lotto contiene tantissime fotografie scattate da lui stesso con una macchina fotografica modello Argus C3, che ritraggono quasi tutto ciò che hanno visto i suoi occhi, dai paesaggi italiani alle opere d'arte, ai suoi colleghi ai momenti di svago e relax a celebrazioni militari ecc...
Oltre a tutte queste foto ho trovato ancora perfettamente conservati molti rullini originali degli scatti, riposti in una scatola di sigari modificata.
Qui al suo interno in un contenitore con scritto "Verona and Milan, while in Modena" ho ritrovato fotografie inedite dell'attraversamento degli Alleati nella Po Valley (Valle del Fiume Po) nelle zone del basso Mantovano.
Emozionante è stata la circostanza che questo rullino era uno dei due che mancava nella stampa delle foto che avevo, quindi sono state direttamente recuperate dai negativi stessi.
Ciò che si vede, sono foto straordinarie che Richard scattò tra i paesi di Revere e Brede di San benedetto Po (Mantova) immortalando in più scatti il territorio devastato e i ponti costruiti dagli alleati per l'attraversamento del grande fiume.
Poco dopo questi scatti in sequenza sul rullino sono state recuperata due foto di Verona, più esattamente del Ponte della Ferrovia sul fiume Adige, tratta Milano-Venezia.
Questo ponte fu minato dai tedeschi il 24 aprile del 1945 e fatto saltare parzialmente.
Ora per quanto riguarda tutte le altre fotografie sarebbe difficile farvi vedere ogni singola foto, ma vi metterò qui in galleria alcune delle più belle che ho scelto anche se ce ne sarebbero molte altre.
Di una cosa siamo certi: Richard resterà colpito dall'Italia, dalla sua gente, dai suoi usi e costumi, dalle città, dai monumenti e dalla storia di questo paese.
Talmente affascinato che dedicherà una poesia all'Italia attraverso quello che ha vissuto e visto con i propri occhi, in un intreccio di emozione e nostalgia anche verso la propria terra, dove sente il bisogno di dover ritornare.
A questo punto una domanda sorge spontanea: ma come è potuto questo materiale finire in asta online? Molto semplice, purtroppo a causa di una leggerezza.
Ho avuto la possibilità grazie al grande mondo di internet di venire in contatto con Wendy, la pronipote di Richard.
Da qui abbiamo scoperto che la nipote di Richard ha ceduto ad una grande casa d'aste un baule in cui non sapeva esattamente quello che vi era contenuto all'interno, da li dopo la vendita, il materiale trovato è finito sul noto sito d'aste.
Nelle email che ho potuto scambiare con Wendy, (che qui ringrazio con tutto il cuore), mi ha potuto raccontare diversi aneddoti riguardanti il suo prozio chiamato in famiglia "Zio Bud". La stessa, mi ha dato la possibilità di poter tenere e conservare tutti questi ricordi di Richard e quindi cercherò di valorizzarli il più possibile.
Fra le altre cose, si è scoperto che Richard è stato anche al Nido dell'Aquila (Kehlsteinhaus), anche se al momento non ho ancora foto, ma alcune sono nei rullini, e successivamente anche al Berghof ormai distrutto dai pesanti bombardamenti, qui tre scatti. Al suo ritorno in patria si portò con se come souvenir una pistola Luger P08 tedesca che ancora conservano in famiglia.
Voglio terminare così, questa piccola storia del soldato Charles Richard Mosey, con uno scatto che lo ritrae sorridente in Italia nel 1944.
Richard è venuto a mancare il 29 marzo del 2001 a Pittsburgh, Pennsylvania, USA, aveva 95 anni, non ebbe figli.
Spero che questa spolverata di storia possa farvi capire, come è capitato a me, il valore storico ma principalmente umano di questi documenti e fotografie, materiale di una persona che non ha voluto di certo dimenticare la seconda guerra mondiale, nonostante la sofferenza e la durezza della sua vita lontano dal suo paese, dalla sua casa, dalla sua moglie, immerso in un teatro di guerra devastante, ma l'ha conservata come una tappa della sua esistenza, con la speranza che non fosse scordata e spero in questo modo di aver potuto dare nel mio piccolo una memoria a Richard condividendo e ricostruendo in brevi passi con voi la sua storia.
Richard se oggi fosse ancora qui con noi ci direbbe certamente che la storia di quegli anni non deve essere assolutamente dimenticata, per non ricadere di nuovo in quello che è stata per tutti una guerra senza vincitori.
Mosey R. Charles fu decorato con:
-Good Conduct Medal
-Distinguished Unit Badge
-EAME Theater Service Medal
-Bronze star
-Victory Medal